Fayance 2002


L'anno scorso ci eravamo trovati bene e quindi, "cavallo che vince non si cambia" si ritorna in Provenza anche nel 2002. Vittorio Squarciafico, nostro "coach" in quest'avventura si è posto l'obiettivo di far provare l'esperienza di secondo periodo in montagna a tutti i Piloti di Novi disponibili e volenterosi.
Il 2002 a Fayence sarà anche ricordato per alcune cose del tutto estranee al volo, ma che mi fa piacere rimarcare affiché nelle lunghe e noiose serate invernali si possa ridere e scherzare insieme facendo dell'auto-ironia, ma andiamo per gradi...

25 Aprile, 2002
Si forma un solido gruppetto di fedelissimi e insieme a Squarcia e al gruppo dei soliti "noti" si unisce anche Giorgio Robbiano con il suo Ventus2 CM e Arturo (prode scudiero !), che si alterneranno sullo splendido aliante motorizzato.
La primavera esplode ed i colori e il clima della Provenza sono una calamita troppo forte per poter resistere... si parte per una splendida settimana di volo ma non solo...
Le matricole, al secolo Ivo e  Luca, si fanno subito riconoscere più per la contagiosa simpatia che per l'abilità volovelistica ... ci vorrà ancora qualche mese per affinare le ali...ancora acerbe!
Si vola tutti i giorni, clima perfetto, anche se non ideale per voli di distanza, aria frizzante e colori stupendi a dipingere un paesaggio montano e marino allo stesso tempo.
I "privati" montano le loro macchine da guerra mentre i "Juniors" si alternano sul  I-JANO, lo Janus ultimo acquisto del nostro  Aeroclub e sui biposto di Fayence, sfruttando la disponibilità degli amici del posto sempre pronti a  scarrozzare in giro per le Alpi i nuovi arrivati.
Così, i due mitici "nicoise" (le origini adattate in onore della nazione ospitante), mettono il sedere sul DuoDiscus... splendida macchina di sogno! 
Ma non saranno solo i voli a creare la giusta atmosfera, Ivo e Luca oltre ad essersi "rimorchiati" lo Janus dall'Italia, si sono portati dietro un pezzo di Mantova... un gigantesco insaccato nostrano, soprannominato il "gamulun", che troneggia sul "cavalletto" di Livio (tecnologico cubo di polistirolo). 
Inutile dire che il "gamulun"  riscuote grande successo anche presso i locali, i piloti stranieri e i giovanissimi squadristi, invitati al banchetto.... durerà veramente poco!
Nella settimana ci scappa anche una giornata di Mistral e sperimentiamo il decollo di traverso per la pista 28 corta...
Che esperienza incredibile... tutti gli alianti ancorati, tramite gli appositi cavi, in fondo alla pista per decollare controvento in pochi metri e sganciare a 500 metri sul campo già in laminare !!!
Proviamo anche noi e dopo un "buco" colossale (sgancio a 300 metri... una virata... 30 secondi e sono in  terra!), riusciamo a giocare lo stesso gioco dei Francesi che conoscono ovviamente bene le condizioni e sanno dove sfruttare la dinamica... ci scappa un volo "panoramico" a quote interessanti superiori ai 3000 (in Maggio !!!).

Estate 2002, 19 Agosto
Non potevamo non replicare anche d'estate ! e così è stato... un folto gruppo di piloti di Novi decide di trascorrere le vacanze all'Aquila (ormai ci daranno le chiavi della Città !), mentre una ristretta ma agguerrita compagine, decide di raggiungere Fayence dopo ferragosto.
Partecipano ovviamente gli inseparabili Ivo e Luca, oltre al "Notaio" (in volo Franco) con la prole (il piccolo ma "vivace" Francesco ... detto "Bibo") e a Livio ...entrambi ancora non appagati della vacanza Aquilana. Per ultimo arriva anche Eligio e infine il nostro capo gruppo, Vittorio Squarciafico di rientro dai Campionati di Francia.
Sul posto troviamo Pino Curti (in vacanza al mare), gli amici di Torino, Andrea Ferrero e Giulia, oltre ad altri piloti di rilievo anch'essi di rientro da  ......, tra cui Sandro Montemaggi con cui dividerò l'esperienza del più bel volo dell'estate che merita un pagina dedicata, oltre che alla compagnia nelle serate al ristorante del Club, ricche di risate.
Squarciafico si è posto un obiettivo chiaro: guidare tutti i partecipanti allo stage in un volo indimenticabile verso nord... verso Barcellonette  o St. Crepin, per farci provare l'esperienza del volo di distanza in uno degli scenari più affascinanti che le nostre Alpi possano offrire e farci capire l'importanza dell'analisi della massa d'aria e del vento rispetto all'orografia, così diversa e varia rispetto alla nostra pianura.
La settimana passa in fretta, graziata dalla meteo (non certamente clemente nel resto d'Europa) e ogni giorno come per un'incredibile calcolo fatto a tavolino, si sviluppano le condizioni per i voli previsti dal piano... prima Franco, poi io ed infine Livio, riusciamo a strappare il "Volo dell'estate" (il link del racconto), lasciando a turno libero Squarcia di concentrarsi su un unico compagno da "curare" lungo il percorso.
Fayence si conferma come un'ottima "gita fuori porta" per  unire Vacanza e Volo in un contesto piacevole, ben organizzato e ricco di emozioni.
La vacanza può considerarsi conclusa con successo e voglio ringraziare il nostro delegato di specialità Vittorio, che ha voluto mettersi a disposizione dei piloti del Club per questa trasferta nonostante i gravosi impegni precedenti. Senza la sua guida e i suoi a volte burberi "consigli", non saremmo andati molto aldilà della Lachens.

Un grazie di cuore anche all'organizzazione Francese e a Michel Trial, squisito patron del Club di Fayence.
Non resta che dire  "... che storie !!!"

L'Aquila 2002


Vacanze Aquilane 2002 

Agosto 2002,

Aquila, attrazione fatale !

Anche quest'anno il Club ha deciso di "migrare" verso il centro Italia, ma questa volta le cose sono state fatte in grande stile.

Si è trattato di un vero e proprio esodo, decine di Amici, tra piloti, mogli, figli, attrezzature da campo e... alianti hanno preso possesso dell'area adibita a camping all'interno dell'aeroporto di Preturo.

Ormai credo che ci daranno le chiavi della città, o forse e meglio quelle del cancello dell'aeroporto!

Dai primi di Agosto fino alla fine del mese i voli sul sito Rietino, si sono alternati alle serate gastronomiche, alle gite, ai barbecu di spiedini d'agnello.

La meteo non è stata amica, e acqua se ne vista tanta... ma il Gruppo ha saputo ugualmente mantenere intatto lo spirito della vacanza, grazie innanzi tutto alla generosità delle "donne" del Club, come sempre unite e ben organizzate.

 

Arrivederci al prossimo anno !

Fayence 2001


estate in Provenza

Anche quest'estate si parte per una nuova avventura !

Fayence, centro di Volo a Vela della Provenza e base di partenza per voli in montagna lungo tutto il versante alpino che dal mare porta più a nord verso St. Crepin e ancora oltre.

 

Siamo un piccolo gruppo, divisi quest'anno su due siti, Fayence appunto e L'Aquila, altra meta già sperimentata con successo.

Arriviamo nei giorni di Ferragosto e ci sistemiamo in diversi alberghetti e nel comodissimo "Camping du Parc" in collina, a pochi chilometri dal Campo.

 

La Pista domina su tutto e il campo... è veramente enorme!

Siamo in quattro alianti, oltre al mio Discus, lo Janus con Roberto e Franco, l'Hornet di Eligio e Il Ventus 2 di Vittorio... nostra guida in questo Stage.

Quest'ultimo in grande forma, reduce dal 7 posto nella competitiva CIM di Rieti e ancora "carico" dei 1.000 Km alpini messi a segno con il TROFEO REAG  

 

 

 

 

 

 

 

La prima giornata trascorre frenetica, spesa in preparativi: assicurazione, check in volo con Michel Trial (mitico Istruttore e noto Campione), montaggio degli alianti e check del Ristorante del Clublocale, subito dimostratosi all'altezza della situazione, ricco di golosi menu e savoir faire.

 

Nei giorni successivi, i voli confermano la bontà della scelta del sito, facile nelle procedure di decollo e atterraggio, agevolate da due piste in asfalto e da un campo tanto grande da non avere che l'imbarazzo della scelta per impostare il finale lungo verso i carreli parcheggiati a fondo pista.

 

 

 

 

 

 

 

I traini, veloci e ben gestiti dal responsabile di linea, sganciano in continuazione alianti di ogni tipo sul costone del Malay, primo aggancio in dinamica; poi, seguendo il costone verso nord, si ci sposta verso la Montagne de Lacheans ( m. 1.715) con i suoi ripetitori e un decollo di Delta.

 

 

Qui si riesce a fare il primo 2.000 e si decide cosa fare... restare nel catino di Fayence (sfruttato dalla scuola)  o muoversi verso nord... verso le cime più alte e le quote più appaganti.

 

 

 

 

 

 

 

Ed eccoci spostati lungo le lame a nord, mai sotto i 3.300 e veloci, in linea quasi retta, delfinando in fasce portanti appena sotto il fronte dei cumoli.

 

 

Seguendo Squarcia e Umberto Lojacono (anche lui in vacanza), mi trovo quasi senza accorgermene su Barcellonette e sul Col de Vars giriamo per rientrare.

 

 

Ma anche nei giorni seguenti, i voli sono di grande soddisfazione, meno impegnativi ma sicuramente interessanti, nei pressi du Lac de Castillon

 

 

 

 

 

 

 

o più a sud a curiosare al limite della zona regolamentata dall'aeroporto internazionale di Cannes che si scorge all'orizzonte verso il mare.

 

 

Per concludere, una nota doverosa sull'organizzazione Francese :

  • Il briefing delle 9,00 per valutare la giornata e assegnare gli alianti, seguito dall'approfondimento meteo delle 10,30.

  • La linea di decollo, ordinata già dalle prime ore del mattino e pronta a far decollare i traini senza confusione e seguendo uno schema semplice quanto efficace.

  • L'uso della radio, limitato al minimo... senza "discorsi" inutili e improntato essenzialmente alla sicurezza.

  • Il book dei fuori-campo consigliati, utilissimo strumento curato dal "Comité Régional Alpes-Provence di Vol à Voile" e indispensabile a bordo di ogni aliante.

In poche parole un'organizzazione professionale e semplice al tempo stesso, un esempio da imitare.

 

 

Purtroppo la settimana termina in fretta... ma torneremo sicuramente.

S. Crepin 2001


Week-end a S. Crepin

Afflitti dalle disposizioni pro G8, per nulla intenzionati a rinunciare ad un fine settimana di volo, scatta la missione S. Crepin !

 

Detto fatto, rastrelliamo un manipolo di maniaci delle nuvole e si parte alla volta del sito alpino, già sperimentato due anni addietro in una stupenda ed indimenticabile settimana di Agosto.

 

 

L'arrivo è burrascoso... tre gruppi, partiti separatamente nel pomeriggio di venerdì, si riuniscono alle due di notte nel campeggio "dell'Aerodrome"... stanchi, anzi distrutti dopo quasi sette ore di viaggio, interrotto più volte da lunghe code autostradali e da un rimorchio mal bilanciato, veloce come una lumaca stanca !

 

 

Al mattino, sveglia alle otto e tutti sul campo a montare i due biposti... l'immancabile I-GITO (ASK21) e l' I-JANO acquisto in società di un gruppo di ex allievi (JANUS).

 

 

 

 

 

 

 

Al Club di S. Crepin il tempo sembra essersi fermato, nulla è cambiato in due anni... la stessa sala brifing, gli istruttori, quasi le stesse facce ma quel che più conta ... le stesse montagne e quel ghiacciaio in lontananza, la "Barre Des Ecrines" inviolato e splendido... un richiamo magico!

 

 

 

 

 

 

 

Schieriamo gli alianti in attesa della "brise", la brezza di valle che nel pomeriggio dovrebbe tirare attivando energia sui pendii esposti al sole e al vento da sud.

 

La prima giornata scorre veloce tra l'alternarsi degli equipaggi, capitanati dalla copia Vittorio Borgo e Squarciafico, assi del Club di Novi e grande sicurezza per noi ancora inesperti nel traffico di montagna.

 

 

 

 

 

 

 

Immancabile cena in Campeggio, racconti, risate e ... Barbera D.O.C. di Scurzolengo, appositamente "rimorchiato" dall'Astigiano.

 

 

La domenica si presenta leggermente meglio del giorno prima, la brise soffia più forte ma presto scopriamo che il pendio non risponde a dovere e i primi voli si limitano a sperimentare le tecniche di sopravvivenza e il "manico" dell'istruttore.

 

 

 

E' il momento del secondo equipaggio e a malinquore cedo la barra ad Alberto che sorridente si appresta ad effettuare il secondo tentativo.

 

 

Ho un presentimento, gli ultimi passaggi prima di atterrare mi sono parsi più proficui e sento che forse è la volta buona per tentare l'aggancio con il terzo settore e il passaggio sul ghiacciaio.

 

 

 

Arrivano le prime conferme via radio... Squarcia è a quota 3.400 e si appresta ad attraversare la valle.

 

 

 

 

 

 

Segue un'ora di attesa e infine atterrano entrambi i biposti... esultanti e soddisfatti.

 

 

 

La "Barre" è stata conquistata e dopo una lunga galoppata sotto un fronte di cumoli, alti quanto basta, il ghiacciaio si è offerto al passaggio delle nostre ali ... è fatta !

 

Innegabile rammarico per chi è rimasto a terra ad aspettare ascoltando la radio, sognando lo scenario grandioso aprirsi alla vista dell'intrepido pilota.

... ci riproveremo !

L'Aquila 2000


L'AQUILA

 

1 Ottobre 2000

Aspettavo proprio una giornata uggiosa per trovare l'ispirazione e il tempo per mettere ordine nei ricordi di quest'estate. Sono stato accontentato!  e oggi di pensare a volare proprio  non se ne parla.

Nel resto della penisola è emergenza "mal tempo" ... per me è solo emergenza "chiusi in casa ! ", lontano dal mio Discus, dall'erba del Campo, dai rumori ... che sanno di volo.

... e allora buttiamoci nei ricordi recenti di un'estate fantastica, appena finita, che mi accompagnerà nei lunghi week-end (come questo) in attesa di nuove avventure.

Agosto 2000

quest'anno decidiamo di provare l'Aquila, nel centro dell'Italia del Volo a Vela, vicino a Rieti ma meno frequentata e sede di un Club giovane e in crescita. 

 

Arriviamo a gruppetti separati, guidando per otto ore in "carovane" autostradali interminabili e presto si riforma la squadra di NOVI al gran completo con l'istruttore in testa (Vittorio Borgo) i suoi fedelissimi (Roberto, Gian Luca, Ares, Luciano, Alberto e il sottoscritto ) e molti altri che in più riprese hanno partecipato allo stage e volato con i propri alianti e con l'ASK21 (I-GITO) e il Libelle (I-NANQ) del Club.

 

La base è a Preturo, 8 km dal Capoluogo, dove ci aspetta una bellissima pista in asfalto di quasi 1600 metri in lunghezza con prato tutto intorno e ogni confort per piloti e alianti ...  il ristorante, il Campeggio, le camere in affitto per i "senza tenda" e la "balera" per la sera (e la notte!), insomma proprio un'isola felice tutta per noi.

 

Ci troviamo subito benissimo e di sera il ristorante ci ospiterà costantemente nella tavolata riservata ai gruppi "Big",  serviti con simpatia e pazienza dall'amabile Nicoletta.

ma veniamo alle vicende di volo ... 

Certo che se il buon giorno si vede dal mattino, proprio non sembrava buttare bene !

Appena arrivato sul campo, preso dall'eccitazione del primo volo pomeridiano e dalla voglia di installare il mio nuovo GPS non vedo un Cessna ben parcheggiato nell' hangar del Club e ... bang! un bell'alettone sul naso ! che botta !!! ... risultato: due punti, naso rotto e cerotto bianco per tutto il resto della vacanza (che sfiga!) = sfottò generale.

superato il trauma, la situazione migliora rapidamente e si concretizzano i sogni delle notti precedenti.

... tutti i giorni la stessa ansia al decollo, perché lo sgancio a 500/600 metri sembra proprio non concedere spazio a esitazioni o errori e i primi secondi sono decisivi ... il vario non si decide a sentenziare la salita ... mi sposto leggermente verso le colline ai piedi del Gran Sasso ... va un po meglio ma non ci siamo ancora ... il monte Preturo sembra buono, mi avvicino e ... Boom !!! + 4 m/s ... sciabolata a sinistra e si sale a palla !!!

... tutti i giorni, quattro o cinque ore di volo sempre con valori eccezionali e a quote di tutto rispetto, passando dal Gran Sasso (appuntamento fisso dopo il decollo al "Corno Grande") al Monte Sirente, alla Piana di Avezzano, il Velino e poi a nord verso Rieti, il Terminillo e via verso Castelluccio e il Vettore (visto purtroppo solo da lontano !).

 

... tutti i giorni facciamo i conti con i temporali che con regolarità quasi Svizzera si fanno sotto nel pomeriggio, già ... quasi Svizzera , non sarà mica colpa del gruppetto di Svizzeri che insime a noi dividono questi magnifici giorni con i loro Ventus e la loro abilità tutta da invidiare ?  

 

 e comunque non sono i soli ! un gruppo di Padova e uno di Ferrara dividono con noi la linea di volo e le attese dei traini. 

 

Si decolla con il sole e il piano di volo della giornata è deciso dal microclima ... verso Rieti è bello ... andiamo là ... ti giri ed è tutto nero con evidenti segni di pioggia, ti sposti verso il Velino e all'arrivo le condizioni sono ancora cambiate e allora ... meglio costonare il gran Sasso, Campo Imperatore e via verso il lago di Campotosto e poi vedremo ... se tiene ci spostiamo verso il Vettore, ma pronti a mettere la coda fra le gambe in caso di valori negativi.

 

... unico rimpianto il vento ! 

Aspettavamo il vento da sud-ovest, tanto decantato e atteso ma non lo abbiamo mai visto e ci siamo dovuti "accontentare" dei venti variabili che ogni giorno mettevano alla prova le più scontate regole del volo a vela e della meteorologia in montagna.

 

Molti voli, molte avventure e ricordi ... due per tutti: Rieti-Preturo nel temporale il Sirente sottovento con Roberto.

La festa di Ferragosto, con gli "arrosticini"  di Campo Imperatore, ha confermato l'affiatamento di un gruppo unito in volo e ... non solo, sempre capitanato dall'inossidabile Vittorio Borgo e capace di unire la gioia della termica centrata "a dovere" con il piacere della "tavolata" e del buon bicchiere di vino.

Grazie L'Aquila e ... chissà ... magari il prossimo anno !

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